Gli Stati Uniti incoraggiano in modo totale gli investimenti
stranieri. A monte c'è chiaramente un disegno politico ed economico che, nella
sua essenza, gira attorno ad un teorema che si fonda su passaggi
indiscutibilmente semplici:
favorire la libera impresa (meno burocrazia, meno tasse) =
+ investimenti + occupazione + produzione + consumi =
+ ricchezza.
+ ricchezza.
E tutto sommato alla fine ci guadagnano tutti, dallo Stato
all'operaio.
Per attuare questo piano, le amministrazioni americane che
si sono succedute nel governo del Paese hanno creato, mantenendo su questo
punto una linea comune indipendentemente dal colore politico, una serie di
strumenti che favoriscono il processo della corsa all'investimento. Stiamo
parlando di incentivi, sgravi fiscali, finanziamenti a tasso agevolato,
procedure burocratiche snellite al minimo, zone franche e, soprattutto, libera
concorrenza tra Stati che, inventandosi agevolazioni di ogni tipo, si
contendono l'investitore straniero. Investitore a cui rimane solo l'imbarazzo
della scelta nel valutare il ventaglio delle possibilità.
Vediamo, in linea generale, quali sono i principali
incentivi e mezzi di finanziamento a disposizione dell'investitore straniero,
riservandoci di riprendere l'argomento nei capitoli dedicati ai singoli Stati
dove, nel dettaglio, si potrà percepire la reale portata di questi strumenti.
Pochi controlli sul flusso valutario
Le leggi americane generalmente non impongono controlli o
limitazioni sul flusso di valuta da e per gli Stati Uniti. Inoltre, nessuna
restrizione ostacola la possibilità di cambio sulla maggior parte delle monete estere.
L'unico obbligo da rispettare è la semplice dichiarazione di
possesso valuta (Form 4790) da compilarsi di fronte al funzionario delle Dogane
Usa al porto di ingresso o di uscita negli Stati Uniti, ma solo qualora
l'ammontare della valuta superasse i $ 10.000. Questa misura risulta utile, in
caso di indagine per atti criminosi, nell'individuare i flussi di denaro
"sporco" o contraffatto.
Poche le limitazioni agli investimenti stranieri
L'investitore straniero non deve richiedere, salvo alcune
eccezioni, alcun permesso alle autorità federali per iniziare un business negli
Stati Uniti. Le limitazioni all'investimento sono in genere poche e tutto sommato
motivate quando toccano la sicurezza politica ed economica della nazione. Per
esempio, sono richieste delle autorizzazioni per investire in alcuni settori
chiave per la sicurezza nazionale come comunicazioni, aviazione, minerario,
energia. Questi progetti di investimento devono essere esaminati dal Committee
on Foreign Investment in the United States (CFIUS), organo dipendente dal
Dipartimento del Tesoro. Quando un cittadino straniero acquisisce una quota
superiore al 10% di un'azienda americana con un saldo di bilancio superiore al
milione di dollari, è dovere della stessa azienda informare del fatto l'Ufficio
delle Analisi Economiche del Dipartimento del Commercio Usa.
Qualora venisse deciso un investimento che andasse a toccare
settori strategici per I'economia nazionale, l'azienda a capitale straniero,
costituita negli Usa, può essere soggetta alla compilazione annuale di un
questionario informativo per verificare determinati requisiti richiesti dal
Dipartimento dell'Agricoltura, dal Dipartimento del Commercio, dalla
Commissione Securities and Exchange, dal Dipartimento del Tesoro e
dall'Internal Revenue Service, l'ente che amministra il fisco.
Il Presidente, tra i suoi poteri, ha quello di sospendere o
bloccare per ragioni di sicurezza nazionale l'acquisizione straniera di
un'azienda americana.
Per quanto riguarda le limitazioni imposte dai singoli
Stati, troviamo, come costante, restrizioni su partecipazioni o acquisizioni
straniere nei settori bancario, assicurativo e delle aziende pubbliche. Alcuni
Stati pongono limitazioni anche sull'acquisizione straniera dei beni immobili.
In ogni Stato, la costituzione di un'azienda o di una
filiale straniera necessita di registrazione presso appositi uffici denominati
Secretary of State.
Incentivi federali
I governi federale, statali e locali offrono servizi ed
incentivi ai nuovi investitori, nazionali e stranieri, in tutti i settori
economico-commerciali.
Per quanto riguarda il Governo Federale, il Dipartimento del
Commercio Usa, attraverso due agenzie preposte allo sviluppo degli
investimenti, la Economic Development Administration e la Small Business
Administration, fornisce assistenza per individuare le possibilità di
investimento, i mercati potenziali, le opportunità di finanziamento, i
nominativi delle aziende americane interessate nel contattare gli investitori
stranieri. Vediamo quali sono i programmi delle due agenzie.
- Economic
Development Administration.
Organizza programmi di assistenza tecnica, di
pianificazione, di finanziamento e di ricerca, per gli investitori che
costituiscono nuove imprese in aeree designate dal Governo come depresse o ad
alto tasso di disoccupazione. Come risultato del continuo deficit della
bilancia dei pagamenti, attua nuovi programmi per favorire l'export del prodotto
americano.
- Small
Business Administration (SBA).
La Small Business Administration fu costituita per assistere
la piccola media/impresa che opera negli Stati Uniti. Offre prestiti di
garanzia e, limitatamente a certi casi, prestiti diretti. Inoltre fornisce consulenze di marketing e di management. Molti
finanziamenti, erogati da mutuatari privati, sono garantiti dalla SBA. Per ottenere l'assistenza finanziaria della SBA occorre
avere le carte in regola: progetti seri e ben pianificati sui quali vale la pena
scommettere. La SBA può erogare prestiti fino a $ 750,000. Le garanzie di
copertura sono limitate al 90% per i primi $ 150,000, e all'85% per il
rimanente ammontare.
Un ottimo esempio di incentivazione all'investimento
straniero è dato dalle zone franche. Gli Stati Uniti hanno costituito più di
100 zone franche, denominate Free Ports o Free Zones. Queste zone, che vengono considerate esterne al territorio doganale
statunitense, sono utilizzate dagli importatori e dagli esportatori per
immagazzinare, per esporre, per impacchettare, per etichettare e classificare i
prodotti. Molte Zones si estendono a sub-zone industriali dove sono permesse
operazioni di produzione manifatturiera leggera. Nessun dazio è da pagarsi su
merci che, senza entrare nel territorio doganale Usa, transitano nelle Zones.
I dazi di importazione sono invece da pagarsi quando la
merce, dopo aver transitato in una Zone, valica il territorio doganale
americano, entrando a tutti gli effetti nel mercato USA. Se però durante il transito le merci sono state trasformate, assemblate e
finite, i prodotti ottenuti saranno aggravati di un dazio ridotto rispetto a
quello previsto per i prodotti completamente fabbricati all'estero.
Per quanto riguarda gli incentivi fiscali, la legge
americana prevede molte possibilità per gli investitori nazionali e stranieri.
Tra questi troviamo il deprezzamento accelerato, l'ammortamento di beni
intangibili e le deduzioni sul riporto delle perdite gestionali nette. Crediti
fiscali sono concessi agli investitori stranieri per evitare il problema della
doppia imposizione fiscale su introiti destinati ali'estero. Particolari
incentivi fiscali sono previsti anche per le aziende a capitale straniero che
esportano i prodotti americani (le foreign sales corporations).
Incentivi statali e locali
Ogni governo statale e locale offre un proprio pacchetto di
incentivi per attirare gli investitori stranieri. Le strutture che amministrano
questi programmi sono il Dipartimento del Commercio di ogni singolo Stato e gli
uffici per lo sviluppo d'impresa (Office of Business Development) di Contee e
Comuni. Molti Stati hanno attivato propri uffici di promozione e assistenza in
Europa.
I tipici incentivi offerti dagli Stati e da Contee e comuni
sono: riduzioni sulle tasse di proprietà, esenzioni e riduzioni fiscali,
assistenza alla formazione del personale, attivazione di enti di sviluppo e istituti di credito per incoraggiare gli investimenti ed
assistere finanziariamente le nuove imprese.
Gli Stati, le Contee e i Comuni hanno l'autorità di emettere
delle obbligazioni a tasso di interesse agevolato, denominate Industrial Development Bonds, per
finanziare progetti di sviluppo industriale. Le obbligazioni emesse sono
esentasse. Previsti, a livello statale, crediti o esenzioni fiscali per chi
crea nuovi posti di lavoro tramite investimenti di capitale, per chi dota la
propria azienda di sistemi anti-inquinamento, per chi costituisce la propria
impresa in aree riconosciute come economicamente poco sviluppate.
Per gli investimenti che creano nuovi posti di lavoro, gli
Stati competono tra loro nel fornire interessanti pacchetti di agevolazioni ed
incentivi all'investitore straniero, e questo permette, in alcuni casi, la
negoziazione degli incentivi tra Stato ed investitore!
Fonti di finanziamento per gli investitori stranieri
Le banche di credito ordinario (commercial banks) giocano il ruolo di protagoniste nel complesso sistema finanziario americano. Altri validi strumenti a disposizione dell'investitore per accedere al finanziamento sono: le casse di risparmio (savings banks), le associazioni mutua di risparmio e prestiti (savings and loan associations), le banche di investimento (investment banks), le finanziarie (finance companies), le società di factoring (factors), le società di leasing (leasing firms) e le società di investimento in capitale di rischio (venture capital firms).
In generale, tutti gli istituti finanziatori richiedono
all'investitore la sottomissione di un business plan dettagliato da allegarsi
alla domanda di finanziamento. Il progetto deve descrivere il tipo di business
e il mercato in cui si colloca e deve includere un piano di pagamento del
debito, impostato su proiezioni di guadagni futuri. È inoltre richiesta la
documentazione comprovante la consistenza finanziaria dell'impresa.
Le imprese di una certa consistenza che abbisognano di
suddividere il capitale investito in diverse localizzazioni geografiche, in
genere, stabiliscono rapporti con diversi istituti di credito nelle varie
città.
Prestiti consistenti possono anche essere negoziati con
consorzi bancari localizzati nei centri finanziari del Paese. I depositi
bancari sono assicurati dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), che
garantisce depositi in conto bancario fino $ 100.000.
Prestiti a breve termine
I fidi bancari sono i mezzi più usati per ottenere prestiti
a breve termine. Si ottengono dalle banche di credito ordinario e hanno una
scadenza annuale eventualmente rinnovabile. Il tasso minimo di interesse
variabile, concesso da un mutuatario privato (lender) al proprio cliente per
prestiti a breve termine, spesso serve come punto di riferimento per il tasso
di interesse concesso per un fido bancario. In alternativa, i1 tasso di
interesse può basarsi su altri indici come ad esempio il London Inter-Bank
Offered Rate (LIBOR), che è normalmente piir alto del tasso minimo variabile
concesso dai lender. Le aziende che negoziano un fido consistente e che non
hanno bisogni immediati per l'uso dell'intero prestito possono essere soggette
al pagamento di una penale per il non-utilizzo di una parte del fido.
Prestiti a medio e lungo termine
In normali condizioni di mercato, le banche di credito
ordinario concedono prestiti a medio termine (da due a cinque anni). Altre fonti
di prestiti a medio-lungo termine sono le compagnie finanziarie, di assicurazione, di leasing e dei fondi pensione. Le banche
di investimento consentono negoziazioni private per finanziamenti personalizzati
studiati valutando esigenze e necessità del cliente. Alcune leggi hanno recentemente
snellito le procedure burocratiche di accesso ai finanziamenti per gli investitori stranieri; questo fatto
provocherà, in prospettiva, un incremento della domanda di richieste di
finanziamento.
Il mercato del capitale pubblico è un'altra fonte di
finanziamento per nuovi investimenti o per espandere e potenziare un business
negli Usa. Le imprese straniere hanno libero accesso all'acquisizione di azioni
e titoli nel mercato del capitale pubblico, fermi restando i limiti e l'iter di
legge.
Dal libro "Fare Business negli Usa" di Maurizio Dovigi.